Limiti...fin dove?
lìmite: lìmite
s. m.
confine.
la linea tracciata, il segno che indica un confine;
fig. termine ideale che non si può o non si deve superare
fig. pattuizione, condizione limitativa
fig. stato, punto di una questione, di una situazione
grado estremo (al massimo o al minimo) consentito o previsto per una quantità variabile:
con valore di agg. indecl.: caso, ipotesi limite, detto di ciò che costituisce il massimo della probabilità, ai confini dell'impossibile.
Frantumati come l'onda sullo scoglio.
Senza possibilità e senza neanche un minimo di sforzo.
E lì mi incazzo con me stessa.
Non sono io abbastanza forte e coerente da mantere ben ferme e stabili le mie idee? I miei limiti? Possibile che, tutto quello che ho mantenuto per tanto tempo, mi si sbricioli davanti nel giro di pochi minuti?
E che poi, arrivi a desiderare quello che fino a ieri detestavo?
Desiderare...Nel senso che mi piace, una tantum. Non sempre.
Altro limite.
Non sempre.
Davvero?
Una tantum.
Sicura?
Maledetti limiti..metterli è un nanosecondo.
Superarli..mah tutto molto soggettivo. Dipende sempre da chi ti trovi difronte.
Incontri persone che riescono a non farteli superare per anni. Anzi.
Sei tu la più forte in quel momento.
Perchè hai una certezza.
Che oltre quella riga non vai. Non c'è scampo.
Incontri persone che riescono a sbriciolarti quelle certezze in un nanosecondo.
E lì non sei tu la più forte.
Non hai più certezze. La riga è superata.
E anche di tanto.
E arrivi anche al punto, che ti piace.
Ma non l'ammetteresti mai.
Così facilmente.
Così troppo maledettamente facilmente.
Sono incazzatissima con me stessa!!