Quando l'avrò, inserirò un titolo
Mi affaccio e vedo luci colorate appese ai balconi, nei negozi.
Vedo gente che sicuramente nasconde malessere ma sorride,come se quel sorriso, riuscisse a cancellare le ombre.
Si avvicinano le feste. Da che ho perso mio Padre, ho quasi rifiutato di fare cose natalizie.
Fare l'albero con mille luci, mille colori.
Fare il presepe con piccole casine sparse in mezzo ad un fantomatico prato.
Queat'anno ho proprio la repulsione.
Di fondo non mi sento di festeggiare davvero nulla.
Mi accorgo che parlo..parlo...parlo..
Rido, scherzo..Ma è la solita maschera che metto da anni.
La solita maschera del buffone di corte.
Quel buffone che, realmente, nessuno s'è mai fermato a guardare negli occhi.
Nessuno è mai andato oltre quel sorriso forzato
Nessuno è mai andato oltre quell' impulsività
Nessuno s'è mai impegnato a guardare per quello che è.
All'inizio fa male, quando ti accorgi che, voltandoti sei sola.
Con te stessa. Con la tua ombra.
Ora no.
Ora non fa male.
Ora, che ho la consapevolezza di esserlo, non provo neanche fastidio.
p.s. Devo imparare a leggere di meno.
(che la capisco solo io ma ci andava)