Colori  

Posted by Rosy

Stanca di leggere solo malesseri, malumori, dispiaceri, dolori, disgrazie.

Non riesco a leggere praticamente nessuno, tra blog e faccialibro, che racconti uno spaccato di momenti belli.

Ho voglia di essere distesa su un prato di girasoli

Osservare il vento leggero che spazzola un cielo azzurro

Voglia di fotografare colori.


I'll Pretend  

Posted by Rosy in



Passi leggeri lasciano orme su un prato incantato

Passi di anime pure mischiate alla follia

Volteggiano su tappeto d'aghi di pini

Risa s'abbracciano curiose del poi

Dell'oltre

Del conosciuto completamente oscuro agli occhi dei più

Dello sconosciuto completamente chiaro agli occhi di pochi

Carni che cercano se stesse nella completezza dell'altro

Passione d'Amare

Pretesa di Possesso

Persi ognuno nell'altro come fusione di goccia nel mare

Difficile vederli separati

Impossibile viversi separati



Devil  

Posted by Rosy









Al Diavolo non si vende.

Si regala.






RiCordi  

Posted by Rosy

Non so definirlo come stato d'animo.
Malinconico
Deluso
Stizzito

Ero su fb e mentre sfogliavo le foto di una mia amica, ho ritrovato una persona che ho conosciuto quando avevo 16 anni.
Guardo il suo volto. Uguale ad allora, certo con qualche segno in più ma lo stesso sguardo dietro quegli occhiali tondi.
Le immagini hanno preso il sopravvento. 

Due anni dove abbiamo condiviso tanto. Forse troppo per quell'età. Dove c'erano dietro una facciata di finto perbenismo, tante paure, tanta voglia di trasgressione, tanta voglia di dimostrare al mondo chissà che.

Ricordo la prima volta che me lo presentarono. Timido come pochi. Quelle lentiggini che coprivano un viso bellissimo. Due occhi verdi curiosi della vita. Nacque subito una bella amicizia. Immediata.
Eravamo un piccolo gruppo, molto piccolo e lui si innamorò, ricambiato,  perdutamente del mio amico.
Era bellissimo vederli insieme. Ovunque si muovessero, lasciavano nell'aria dolcezza, amore. Erano persi uno dell'altro.

Ricordo la corsa in ospedale, con l'auto rubata ad un genitore, perchè il suo compagno era stato picchiato selvaggiamente dal padre e aveva deciso di fermare la sua corsa con delle pasticche

Qui in città, 30 anni fa era come ora. Bigottismo. Ipocrisia. Falsità. 
Pieno. Stracolmo.
Le mie infinite telefonate all'arcigay di Pescara perchè loro non riuscivano, per vergogna, a chiedere qualsiasi informazione.

Due anni di amore tra loro. Di rabbia. Di liti furiose e rappacificazioni.

Poi la fine. Il ragazzo timido dal viso pieno di efelidi e occhiali tondi, decise di scappare via dalla città.

Sparizione totale. Come non fosse mai esistito.

Per poi ritrovarlo oggi. 
Gli scrivo una mail. Immediata la sua risposta. 
Una doccia gelata.
"Si ti ho visto anche io ma ho una famiglia, dei figli. Riaverti tra le mie amicizie significherebbe riportare a galla due anni di vergogna che ho fatto di tutto per cancellare dalla mia vita. Fa finta che non mi hai visto. Fa finta io non sia mai esistito. Così ho fatto io del mio passato. Cancellato tutto. Addio."


Sono qui che penso..vorrei scrivergli solo per dirgli il male che mi ha fatto leggere quelle righe. Quel rinnegare qualcosa (qualcuno) e tutto quello che girava intorno a quell'epoca, non è cancellare. Perchè è esistito. Perchè è stato. Non gli scrivo. Rispetto la sua scelta. Ma non significa che la condivida.

Tristezza avvolta a dolore. Questo ora ho dentro. E mi ha spiazzato. Non poco