Delle volte, mi accadono cose strane.
A cui non so dare una vera e propria spiegazione.
E' quasi un mese di strani "segni".
Ho spesso sognato, di essere credo nel '700, e che un giovane, bello e timidissimo, stesse facendomi un ritratto. Doveva venir fuori un quadro ad grandezza naturale.
Ci metteva più del solito, perchè io lo provocavo in mille maniere. Alla fine è uscito un quadro meraviglioso.
E per giorni mi perseguitava questa immagine. Mai vista prima tra l'altro.
Ieri giro per il web e...l'immagine era esattamente questa.
Uguale.
Sono senza parole..
Avevo solo voglia di metterlo per iscritto, non per cercare un recondito perchè..
Amo fotografare.
Qualsiasi cosa che in quel momento colpisce il mio occhio.
Che riesce ad emozionarmi.
Effetti di luce, giochi d'ombre.
Prima o poi vorrei fare un corso di fotografia.
Mi piacerebbe si.
Qualsiasi cosa che in quel momento colpisce il mio occhio.
Che riesce ad emozionarmi.
Effetti di luce, giochi d'ombre.
Prima o poi vorrei fare un corso di fotografia.
Mi piacerebbe si.
lìmite: lìmite
s. m.
confine.
la linea tracciata, il segno che indica un confine;
fig. termine ideale che non si può o non si deve superare
fig. pattuizione, condizione limitativa
fig. stato, punto di una questione, di una situazione
grado estremo (al massimo o al minimo) consentito o previsto per una quantità variabile:
con valore di agg. indecl.: caso, ipotesi limite, detto di ciò che costituisce il massimo della probabilità, ai confini dell'impossibile.
I miei limiti. Alcuni sono andati a farsi benedire nel giro di pochi secondi.
Frantumati come l'onda sullo scoglio.
Senza possibilità e senza neanche un minimo di sforzo.
E lì mi incazzo con me stessa.
Non sono io abbastanza forte e coerente da mantere ben ferme e stabili le mie idee? I miei limiti? Possibile che, tutto quello che ho mantenuto per tanto tempo, mi si sbricioli davanti nel giro di pochi minuti?
E che poi, arrivi a desiderare quello che fino a ieri detestavo?
Desiderare...Nel senso che mi piace, una tantum. Non sempre.
Altro limite.
Non sempre.
Davvero?
Una tantum.
Sicura?
Maledetti limiti..metterli è un nanosecondo.
Superarli..mah tutto molto soggettivo. Dipende sempre da chi ti trovi difronte.
Incontri persone che riescono a non farteli superare per anni. Anzi.
Sei tu la più forte in quel momento.
Perchè hai una certezza.
Che oltre quella riga non vai. Non c'è scampo.
Incontri persone che riescono a sbriciolarti quelle certezze in un nanosecondo.
E lì non sei tu la più forte.
Non hai più certezze. La riga è superata.
E anche di tanto.
E arrivi anche al punto, che ti piace.
Ma non l'ammetteresti mai.
Così facilmente.
Così troppo maledettamente facilmente.
Sono incazzatissima con me stessa!!
Frantumati come l'onda sullo scoglio.
Senza possibilità e senza neanche un minimo di sforzo.
E lì mi incazzo con me stessa.
Non sono io abbastanza forte e coerente da mantere ben ferme e stabili le mie idee? I miei limiti? Possibile che, tutto quello che ho mantenuto per tanto tempo, mi si sbricioli davanti nel giro di pochi minuti?
E che poi, arrivi a desiderare quello che fino a ieri detestavo?
Desiderare...Nel senso che mi piace, una tantum. Non sempre.
Altro limite.
Non sempre.
Davvero?
Una tantum.
Sicura?
Maledetti limiti..metterli è un nanosecondo.
Superarli..mah tutto molto soggettivo. Dipende sempre da chi ti trovi difronte.
Incontri persone che riescono a non farteli superare per anni. Anzi.
Sei tu la più forte in quel momento.
Perchè hai una certezza.
Che oltre quella riga non vai. Non c'è scampo.
Incontri persone che riescono a sbriciolarti quelle certezze in un nanosecondo.
E lì non sei tu la più forte.
Non hai più certezze. La riga è superata.
E anche di tanto.
E arrivi anche al punto, che ti piace.
Ma non l'ammetteresti mai.
Così facilmente.
Così troppo maledettamente facilmente.
Sono incazzatissima con me stessa!!
Colori scintillanti..apparenze..sorrisi..ma chi realmente guarda negli occhi?
Chi riesce a guardare dietro?
Cosa realmente si cela?
Alle volte è così pesante questa maschera.
L'aria è fresca...frizzante. Le parole escono come un fiume che ha appena rotto gli argini. Parole che sono li da tanto. Da sempre.
Parole all'origine piene di rabbia, dolore...che ora invece escono quasi in maniera indolore. Senza quel sentimento di partenza.
Guardare le cose con gli occhi estranei.
Guardarle in maniera completamente distaccata.
Alle volte se che fa un semplice bicchiere di Baileys con ghiaccio e un'ottima compagnia
Chi riesce a guardare dietro?
Cosa realmente si cela?
Alle volte è così pesante questa maschera.
L'aria è fresca...frizzante. Le parole escono come un fiume che ha appena rotto gli argini. Parole che sono li da tanto. Da sempre.
Parole all'origine piene di rabbia, dolore...che ora invece escono quasi in maniera indolore. Senza quel sentimento di partenza.
Guardare le cose con gli occhi estranei.
Guardarle in maniera completamente distaccata.
Alle volte se che fa un semplice bicchiere di Baileys con ghiaccio e un'ottima compagnia
" Volere ignorare la tua natura è come avere un piccolo taglio che non si rimargina.
Non perché non sia in condizioni di poterlo fare, ma perché non riesci a smettere di stuzzicarlo "
Non perché non sia in condizioni di poterlo fare, ma perché non riesci a smettere di stuzzicarlo "
Cosa si prova?
Cosa sta elaborando la tua mente?
Il tuo cervello?
Oh io lo so.
Conosco il meccanismo fin troppo bene.
La mente non ha più spazi.
Tutto intorno sparisce.
Estasi pura.
Adrenalina che esplode nel corpo come una meteora.
Un Big Bang.
In questo momento mi ami.
Lo so.
Mi ami a tal punto che arrivi ad odiarmi.
Quello sguardo. Perso in mille meandri del cervello.
Come se tu fossi in trance.
La mia voce è lontana, ma la mia presenza è ingombrante.
Violenta.
Presente.
Potente.
Tanto quanto i colpi che si stanno abbattendo sulla tua pelle.
Mi eccita quello sguardo.
Mi eccitano quei segni rossi sul tuo corpo.
Arrivo io ad odiarti per quanto li amo.
Quella firma sulla tua schiena.. la mia firma.
So quando fermarmi.
So, quando sto andando verso “l’oltre”.
Rischierei di perderti, di non sentirti se mi spingessi oltre là..
I tuoi occhi mi parlano più di mille discorsi, di mille parole, di mille pensieri.
Rosso…come l’inchiostro con cui sto scrivendo.
Rosso…come la violenza con cui mi abbatto sul tuo corpo.
Rosso…come quel filo che sta scendendo sulla tua schiena.
Ho bisogno di averti “dentro di me”.
Seguo con la punta della lingua la curva sinuosa della goccia.. la tua pelle trema.
Il tuo respiro è irregolare.
Sei entrato.
Sei in circolo dentro di me.
Ora so cosa si prova.
Un filo rosso…leggero.. quasi impercettibile.
Sento la mia “carnalità” aumentare…
Mi hai trasmesso la tua energia.. la tua linfa.
Entrarti nella carne.
Preparare la strada per il mio ingresso trionfale.
Dio come ti amo in questo momento!
Ora sono in te.
Dentro te.
Colpi decisi.
Uno dietro l’altro.
Come anelli di una catena.
Sei una tela meravigliosamente dipinta. Sfioro i solchi lasciati dalla frusta.
Uno per uno.
Brividi violenti mi percuotono.
Ti sento creta sotto le mie dita. Posso quasi plasmarti.
La tua forza, la tua arroganza è domata sotto i miei continui colpi.
Esco da te.
Ti accarezzo i ricci ribelli.. Il blu dei tuoi occhi è intenso.
E’ un oceano in pace con il mondo.
“ Ti amo con ogni muscolo del mio corpo “.
Le tue parole prima di perderti nel mio abbraccio.
Ora è il tempo di ritrovare noi stessi.. in silenzio.. vicini.
Quasi fondendoci uno nell’altro.
Le serate settembrine, nella mia città, hanno odori diversi.
Colori diversi.
Fa già abbastanza freddino, da mettere su un pile.
Ma è meraviglioso quel venticello frizzante, che ti scompiglia i capelli.
Le serate settembrine di mare, sono diverse.
Umide. Di una unidità che ti entra nel midollo. Fastidiosa. Insistente.
Puoi ancora evitare di mettere il pile, ma non è abbastanza caldo..è diverso.Triste.
Oggi ho voglia di un abbraccio. Di quelli dove ti senti avvolta e al riparo da tutto.
Dove per una volta, puoi dimenticare tutti i pensieri negativi.
Dove per una volta, puoi sentirti amata.
Quegli abbracci silenziosi.
Che non hanno un secondo fine.
Che staresti ore rannicchiata e persa.
Qell'abbraccio che non ho da un pò, ma di cui ogni tanto ne sento il bisogno fisico.
La necessità.
Oggi è quello che vorrei..
Vorrei sentirmi calma, vorrei mettere in atto i miei propositi...ma non ci riesco.
Come sempre sono divisa tra la mia parte razionale (piccola ma maledettamente cocciuta) e la mia parte irrazionale (vasta come il deserto del Sahara).
E tutti che mi dicono che andrà bene, che di fondo son stata fortunata, che devo guardare positivo e propositivo...e io ci provo sia chiaro.
Ma poi mi accorgo che è un continuo salto ad ostacoli. Ognuno sempre più alto del precedente. Ogni cristo di volta...allora mi fermo.
Penso...
Sto arrivando davvero al punto di rottura con la mia terra.
Me la stanno facendo odiare.
Mi stanno davvero portando ad allontanarmi sempre più.
Sentirmi "zingara" che vaga da una parte all'altra.
Senza un posto fisso.
Arrivare quasi ad "elemosinare" un posto dove andare, dove stare, dove fermarmi.
In quella terra che fino a 5 mesi fa, era mia.
Dove avevo tutto. Dove avevo trovato finalmente, un equilibrio. Una stabilità.
E in pochi secondi, ritrovarmi non in ginocchio.
Ma letteralmente con le gambe spezzate.
E oggi, guardare da dietro ad un vetro appannato, tutto quello che sta accadendo.
Guardare che, a dispetto di tutto e di tutti, c'è sempre qualcuno più furbo, più astuto, che ti sta fottendo quello che prima era tuo.
Tu puoi scalciare, scalpitare, urlare, piangere...niente.
L'unica cosa che ti torna indietro come un boomerang, è solo una grande grandissima e dolorosa ulcera.
Il furbo sta prevalendo di nuovo.
Again.
Alla faccia di tutto e tutti.
Mi scoppierà la bile prima o poi.
Assicurato.
Come sempre sono divisa tra la mia parte razionale (piccola ma maledettamente cocciuta) e la mia parte irrazionale (vasta come il deserto del Sahara).
E tutti che mi dicono che andrà bene, che di fondo son stata fortunata, che devo guardare positivo e propositivo...e io ci provo sia chiaro.
Ma poi mi accorgo che è un continuo salto ad ostacoli. Ognuno sempre più alto del precedente. Ogni cristo di volta...allora mi fermo.
Penso...
Sto arrivando davvero al punto di rottura con la mia terra.
Me la stanno facendo odiare.
Mi stanno davvero portando ad allontanarmi sempre più.
Sentirmi "zingara" che vaga da una parte all'altra.
Senza un posto fisso.
Arrivare quasi ad "elemosinare" un posto dove andare, dove stare, dove fermarmi.
In quella terra che fino a 5 mesi fa, era mia.
Dove avevo tutto. Dove avevo trovato finalmente, un equilibrio. Una stabilità.
E in pochi secondi, ritrovarmi non in ginocchio.
Ma letteralmente con le gambe spezzate.
E oggi, guardare da dietro ad un vetro appannato, tutto quello che sta accadendo.
Guardare che, a dispetto di tutto e di tutti, c'è sempre qualcuno più furbo, più astuto, che ti sta fottendo quello che prima era tuo.
Tu puoi scalciare, scalpitare, urlare, piangere...niente.
L'unica cosa che ti torna indietro come un boomerang, è solo una grande grandissima e dolorosa ulcera.
Il furbo sta prevalendo di nuovo.
Again.
Alla faccia di tutto e tutti.
Mi scoppierà la bile prima o poi.
Assicurato.
Cancello e riscrivo da non so più quanto. Sembro come una ragazzina, come se non avessi mai scritto nulla in questi anni.
Solo che ora è diverso.
La mia vita è diversa.
Tante cose sono cambiate. Troppe. In maniera violenta. Non voluta, cercata. E ora ho bisogno, necessità di riiniziare a mettere parole, sogni e immagini, scritte. Vederle messe nere su bianco.
Bisogno di ricominciare la mia nuova vita.
Che poi le emozioni, i sogni siano gli stessi di qualche mese fa, poco importa.
Sono i desideri ora che sono cambiati.
Le voglie.
Le necessità.
Iniziamo a riempire la prima pagina del mio nuovo cammino, riportando anche, qualche scritto “vecchio”.
Buon inizio a me
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