lezioni {Di} vita  

Posted by Rosy in

Imparare a farmi scivolare le cose.
Ha ragione Diana.
Io sono una spugna che raccoglie tutto e non lascia passare nulla.
Tutto qui si ferma.
E non va bene.
Per me.
Perchè poi assimilo assimilo e assimilo ancora.
E si satura tutto.
E sto male solo io.

Vorrei non cambiare ma migliorare.
Vorrei non incazzarmi per un nonnulla e andare subito a sclero.
Vorrei non sedimentare le cose.
Vorrei non fare le cose senza pensare e pretendere che chi mi sta intorno capisca e legga anche nel mio pensiero.
Vorrei non essere così stupidamente impulsiva e giustificarla anche.
Vorrei non essere così rancorosa per delle sciocchezze.

Lo vorrei per me. Non per gli altri.

Per la mia sanità mentale.
Per il mio fegato
Per il mio sistema nervoso.

E sono abbastanza presuntuosa da sapere che posso riuscire a farlo.
Che devo solo smettere di pensare troppo.
Di fermare tutto invece di lasciarlo andare via.

Talmente presuntuosa che voglio applicarmi per migliorarmi.


Quando ho voglia metterò titolo  

Posted by Rosy in

Sto pensando di andarmene in Toscana per 4 o 5 giorni.

Ne parlavo oggi pomeriggio.

L'idea di perdermi in quel mare verde, mi intriga parecchio.

Ho bisogno di rilassare corpo e mente.


Sto pensando che domani devo sobbarcarmi un viaggio verso il caldo e, non mi entusiasma per nulla.
Sto pensando che non mi rispecchio in molte cose,in molti atteggiamenti,nelle persone che mi girano intorno.
Sto pensando che non mi è piaciuta la sensazione a stomaco oggi, mentre chattavo per pochi minuti con una donna.Detesto quando cercano di parlare di qualcosa o qualcuno che io invece non metto neanche in mezzo e, detesto farlo con chi non stimo.
Sto pensando che ho dei colpi di sonno allucinanti. Per scrivere sto pezzetto, fino ad ora, tra un colpo di sonno e l'altro, c'ho messo 40 minuti.Non va bene.E sono solo le 19.30. Qualcosa mi sta dicendo il mio fisico. Capire che, sarebbe decisamente carino.


Questo è il mio guaio.
Penso troppo. Me l'ha detto anche M oggi.
"Rilassala tua mente e tira il freno a mano. Cazzo Ro tu pensi davvero oltre il dovuto"


Eh. Parla facile lui.


Sonno cazz..tanto sonno


Co.Co.Co. Ovvero Coglioni alla terza  

Posted by Rosy in

Scrivere a caldo, dopo 3 giorni stracolmi di emozioni, non so mai se è la cosa più giusta e corretta da fare.

Che poi quello che resta in questo momento è solo un feroce mal di testa e una stanchezza allucinante per un viaggio di 5 ore.

Un viaggio che ha permesso di sbollire un'emozione che ha prevalso su tutte.

Oggi ho capito che davvero potrei far male.

Ma tanto.
E' stata una escalation.
Partire dal nervoso, salire fino al senso di vomito, sentire battere il sangue nelle tempie,aver voglia di colpire a livello fisico e non poterlo fare,per finire in un grosso attacco di nervi con pianto da farmi mancare l'aria.
Perchè quando il coglione di turno, decide di uscire fuori con la testa, non guarda in faccia manco a Gesù in croce.
Lo fa.
Punto.

E lo fa con tutta la cattiveria in corpo.
Colpisce con una mannaia su una mano e una roncola dall'altra.
Perchè almeno sa per certo che qualche striscia di sangue la lascia.
Solo che il coglione è senza palle.
Si nasconde dietro le parole e non dietro la voce.

Perchè è talmente infingardo da non affrontarti,armato com'è, de visu.
No.
Perchè ti colpisce alle spalle.
Quando tu non ci pensi.
Perchè se te lo fa davanti, sa che tu hai, qualsiasi arma in quel momento e, puoi disarmarlo.
Perchè sa che dall'altro lato, si è sulla difensiva.
E allora, lavora come i tuberi.

Sotto terra.

E ti sorprende.
Ogni volta.
Ma di che cazzo poi dovrei sorprendermi?

Questo è bello.
Non dovrei.
Eppure l'effetto sorpresa mi colpisce sempre.
Eppure spreco e muovo energia, per una zecca che neanche merita tutto questo spreco.
Maledetta impulsività (la mia).

E' stato un we lungo.
Molto interessante sotto tanti punti di vista.
Ho visto, no ho avuto la controprova, di quanto alcuni uomini siano vigliacchi.
Di quanto amino lasciare le parole rovinare tutto.
Parole scritte e non dette a voce.

La cosa più vigliacca che posso vedere.

Ma tant'è.

Ho visto, aprirsi un portone per me, con una ottima,ottimissima proposta di cambio radicale.
E in quel caso,ci fosse davvero questa variazione in corsa, ci sarebbero anche parecchi tagli di rami secchi ed inutili.
Ho visto occhi riempirsi di lacrime, per dolore, gioia, amore.
Ho visto cuori annientati.
Ho visto, sfiorato,toccato, l'Amore puro.
Ho visto tanta di quella energia muoversi, che la metà, avrebbe da sola, potuto generare una tormenta.
Ho visto occhi che hanno saputo emozionarmi, toccare il cuore e accarezzarlo.
Son stata al centro di un uragano.
Dove c'era pace e intorno a me, stava scatenandosi l'inferno.

Ci tornerei.
Subito.
Ora.
Nonostante i 3 coglioni di turno.
Nonostante quel senso di rabbia violenta e accecante.
Si.
Tornerei indietro.
E ultimamente devo dire, son poche le situazioni che mi danno questa sensazione, quella di volerle rivivere.
Molto poche.
Praticamente...quasi nessuna a dire il vero.

Perchè sto guardando davvero con occhi più lucidi e aperti, molte cose che ho intorno e...mbè, sinceramente meglio sorvolare va.

Potrei essere cattiva.





Achtung  

Posted by Rosy in






Da ieri sera quello che predomina in me è Fastidio e Pessimismo




Soprattutto tanto Fastidio.


Ma tanto assai eh?

Questione di Ottiche  

Posted by Rosy in

Alle volte penso che sono ipocrita.
Che dovrei dire quello che penso.
Invece di fare finta di niente.


Dire...
" Sei una puttana. Perchè te ne sei fregata altamente di venire a pisciare nel mio giardino, quando sapevi benissimo che c'era il cartello "attenzione non pisciare qui"


Dire...
" Sei una puttana perchè non hai neanche la faccia di venirmi a dire le cose, preferisci delegare altre a farlo"


Dire...
"Sei una persona vigliacca, perchè non hai palle di affrontarmi e ti nascondi dietro a tante parole messe li a tendina, cercando di mostrare solo lustrini e paiette"


Dire..
"Siete degli emeriti stronzi, se calcolate l'amicizia solo in base ad un conto corrente, ad un diploma, ad una laurea, agli amici che frequento"


Vero..potrei tanto dirlo ma c'ho riflettuto in questi giorni...no non sono ipocrita.
Lascio solo che queste persone stiano lontano dalla mia cerchia.
Che non mi contaminino.
Che se sono uscite dalla mia vita, un perchè c'è.
Ed è bene che ne stiano fuori.


Per sempre.


Ci penserà il tempo,le chiacchiere, le persone...a dar di loro, una immagine opaca e spenta.


Io sto bene così come sto


E come si dice dalle mie parti:


"Alla faccia di chi mi vuole male"



Dhò  

Posted by Rosy in







adoro fare blog...mintici


:lol:

Emma  

Posted by Rosy in ,





Un mio racconto..credo fosse il primo..scritto quasi 7 anni fa, pubblicato non ricordo neanche dove.
L'avevo persino dimenticato.
Scritto, o quantomeno provato a scrivere, con la mente di un uomo.
Non so se ci son mai riuscita

Avevo 18 anni e mezzo e avevo appena finito gli esami di stato.
Riuscii a convincere i miei a mandarmi in Toscana con il mio compagno di classe Luca, nel loro casale in maremma. Non saremmo stati soli, tanto perchè il fratello maggiore, Sandro ci avrebbe accompagnato.
Amici da anni, stessa classe, stessa squadra di pallacanestro.
Io alto quasi due metri, pelle chiarissima, capelli biondissimi portati sempre lunghi, quasi glabro.
Il mio amico alto sul metro e ottanta ma totalmente opposto da me.
Nero, robusto e molto villoso.



Facemmo il viaggio in due macchine: Luca, io (ah dimenticavo mi chiamo Emanuele), sulla panda con Sandro. E sull'altra, altri 3 suoi amici.
Tutti e quattro erano tra i 25 e i 27 anni. Tutti colleghi di università.


Il posto era un meraviglioso casale di campagna, circondato da un'infinità di terreno e verde.
Passammo i primi giorni a scherzare, mangiare bere e fumare.
Si stava davvero benissimo.


Il casale era enorme, sebbene ognuno di noi avesse una bella camera, ne avanzavano ancora ben 4.


I ragazzi grandi, parlavano sempre di sesso, in modo talmente esplicito che ogni sera andavo a letto con il cazzo duro.


La terza notte, fui preso da una irrefrenabile sete, così decisi di alzarmi per scendere in cucina.

Dal corridoio sentii rumori da una porta socchiusa.
Ero incuriosito e insospettivo, visto che era una delle stanze non occupate.
Guardai dentro senza fare il benchè minimo rumore.


Vidi Alberto, amico di Sandro, con in bocca il cazzo del mio amico Luca!


Luca era nudo e lo stava letteralmente scopando in bocca..Alberto inginocchiato lo aiutava spingendogli e tenendogli le chiappe.
Il mio cazzo divenne dritto immediatamente e cominciai a masturbarmi.
Ero tanto sconvolto quanto eccitato.


All'improvviso una mano mi coprì la bocca e la voce di Sandro mi sussurrò dolcemente...” shhh tranquillo sono io. Non parlare altrimenti ci sentono. Hai visto come ci si può divertire senza le femmine?”


“ Io...non avrei mai pensato..scusa..ero sceso solo per bere..tu?”


“ Io sono sceso per entrare ma non ho fretta” e nel mentre..sorridendomi mi prese il cazzo in mano e iniziò ad accarezzarmelo.


Ero confuso..non sapevo cosa fare..ma era troppo bello e lo lasciai fare.
Con tutte e due le mani prese il mio cazzo...poi con la destra iniziò a masturbarmi mentre con l'altra mi accarezzava le palle.

Sentivo chiarissimo il contatto della sua asta dura sulle mutande.
Era eccitato più di me.

Ad un tratto lui si inginocchiò dietro di me, scendendomi i boxer senza mai mollare il mio cazzo e iniziò a baciarmi le natiche..ero immobile..confuso e sempre più eccitato..sentii la sua lingua lungo il solco finchè non trovò il mio buco..la sua lingua cercava di entrare con foga..


“ Ehi ma che fate soli soli?”


Vittorio e Marco, gli amici mancanti all'appello erano li..
Prima che potessi dire o pensare qualcosa, mi sentii spingere nella stanza.


“ Ora siamo proprio tutti” dissero ridendo.


Luca mi guardò raggiante, staccandosi da Alberto venne verso di me.


“ Finalmente! Erano anni che lo speravo!”
E senza darmi tempo di rispondere, mi baciò con passione in bocca.

Profumava di dentifricio alla menta e la sua lingua era morbida e lenta.
Lo baciai con trasporto.

“ Ehi fratellino – era Sandro – ora che è qui dobbiamo svezzarlo per bene, non credi? “


Provai a ribattere ma senza convinzione.

“ Tranquillo. A me è successo l'estate scorsa. Mio fratello viene spesso qui con i suoi amici da circa 5 anni, a divertirsi. Ora rilassati e lasciati guidare da me.”


“Ok...ma che devo fare?”


“Seguimi”


Ci stendemmo sul letto, e Luca mi abbracciò e accarezzò i capelli e iniziò a baciarmi il collo...il viso. La sua lingua sulle mie labbra. Le schiusi..era calda.
Non sapevo di chi fosse...ma una bocca iniziò a baciare la mia gamba..lentamente arrivò alle mie palle. Prima piano poi con foga.


Poi di botto, ingoiò il mio cazzo e iniziò a sbocchinarmi.


Ero completamente in orbita e lo dissi a Luca.


“Mmmm.. mi piace..così..tanto”


Prese la mia mano e la mise sul suo cazzo. Era duro...umido...senza riflettere iniziai a masturbarlo. Ero entrato in estasi.


Il suo cazzo cresceva nella mia mano..la sua lingua non smetteva di muoversi nella mia bocca e qualcuno stava sbocchinandomi da maestro.


All'improvviso sentii due mani che mi alzavano e mi divaricarono le gambe..subito dopo una lingua cercava il mio buco. Con la mano libera, tirai una chiappa per farla entrare meglio..Ora il passaggio era libero e la lingua entrava sempre più dentro.


Leccava furiosamente..sentivo la saliva che impiastricciava il mio culo..allentai i muscoli dello sfintere per farla entrare meglio.


Fu istantaneo il mio orgasmo. Tutto dentro la bocca del mio sbocchinatore sconosciuto.


Non smise di succhiare e pompare neanche in quel momento.


Poi si staccò e venne davanti al mio viso.


Luca mi ordinò di aprire la bocca e Marco (era lui lo sconosciuto) apri la bocca e lasciò scivolare sborra e saliva..lentamente..Ingoiai schifosamente eccitato.


Luca eccitato al massimo, si mise in ginocchio vicino al mio viso e mi offri il suo cazzo. Venti centimetri sormontati da una cappella gonfia e rossa.


Lo presi e iniziai a succhiarlo.


Il mio culo ormai aperto accoglieva la lingua fino in fondo. Si muoveva dentro me..sentivo il suo respiro.
Due mani diverse mi aprirono le chiappe...al massimo.
Poi altre due le sentivo avvicinarsi al mio buco..d'un tratto uscì la lingua per far entrare un paio di dita..


Il mio buco si apriva sempre più.


Togliendomi il cazzo di Luca dalla bocca, provai ad obiettare..quando Sandro mi si sedette sul petto, mi prese la testa e la portò sul suo cazzo dritto.


Era enorme. Circa 30 cm, largo almeno 2 volte quello di Luca.


“Ora vado giù a scoparti..non avere paura. Goditela” Luca me lo sussurrò dolcemente


La bocca piena di cazzo non risposi.


Dita impiastricciate di crema entrarono di nuovo nel mio buco.
Spalmavano dappertutto.


“Eccomi. Arrivo”


Sentii il suo cazzo entrarmi dentro. DI botto e fino in fondo. Il buco si richiuse ad aderire totalmente il suo cazzo. Si muoveva con colpi lenti e molto forti, come se volesse entrare con tutte le palle.


Mi sentivo di spaccarmi in due.


Vittorio e Marco si masturbavano in piedi, al lato del letto.
Sandro mi scopava la bocca e Luca mi inculava come un forsennato.


Il bruciore..il dolore..fu sostituito immediatamente da un piacere intenso..nuovo..enorme.


Sfilai a fatica il cazzo di Sandro dalla bocca per godere..


Sentivo la mia voce implorare..” Spaccami...sfondami il culo..di più..più forte...”
Sandro si alzò dal mio petto.
Vidi Luca che teneva le caviglie alte e divaricate per incularmi come un pazzo.


Sandro sfilo il cazzo di Luca e sentii il buco che si richiudeva. Prima che si serrasse, Sandro infilò dentro la cappella.
Le pareti, forzate da quel cazzo enorme, si dilatarono e lui entrò
Lentissimo e spietato.


Sandro aveva un cazzo enorme..sembrava uno scherzo della natura..30 cm di cazzo duro e largo che mi stavano spaccando il culo.


Marco e Vittorio, mi vennero davanti con le loro mazze per essere sbocchinati.
Non riuscivo a coordinarmi..decisero di alternarsi nella mia bocca.


Sborrarono tutti e tre contemporaneamente.


Si staccarono da me..ero a pezzi. Luca iniziò a farmi una sega e Sandro venne a leccarmi la sborra che avevo sul volto.


Alberto inculava Marco



Vittorio, che era uscito, tornò con un baby doll della madre di Luca e dei trucchi.


Mentre stavo venendo lo sentii dire..


“ Adesso ti togliamo questi 4 peli, ti trucchiamo e ti vestiamo. Per i restanti giorni tu sarai Emma. La nostra troia.”


Mi depilarono con cura.

Misero smalto nelle unghie, pettinarono i miei lunghi capelli, truccarono gli occhi, rossetto rosso in tinta con le unghie.
Misi il baby doll. A malapena copriva il mio culo.

Quando mi specchiai non credevo ai miei occhi.”
Gambe lunghe e magre, un culo da avola, una faccia da troia. Ero una fica stratosferica!


“Ora Emma va e prepara un buon caffè. Poi torna su e servilo in camera ad ognuno di noi. E chiama ognuno Padrone”


“ Si Padron Sandro. Vado”


Il mio primo caffè lo servii al mio amico..ehmm..Padron Luca.


Era steso sul letto a gambe larghe.


“ Abbassa la schiena e fammi un pompino”


“ Eccomi Padrone “


Mi chinai, scoprendo il mio culetto depilato e nudo e, presi il suo cazzo fino alle palle.
Pulsava e cresceva nella mia bocca mentre lo leccavo forsennatamente.
Luca posò la tazzina sul comodino.
Iniziò ad accarezzare le cosce,fino su.
“ Fammi venire nella tua bocca..quando finirà tutto, ti voglio come mio amante..ora sei di tutti dopo solo mio”


Il rossetto si mischiava con lo sperma..lo bevvi tutto fino all'ultima goccia..
“ Si Padrone, voglio essere tuo”


E andai dagli altri.
Alberto era seduto sul letto. Nudo. Io in piedi davanti a lui.
Le sue mani iniziarono a muoversi tra le mie gambe. Le allargò..le divise...una cercava il mio culo mentre l'altra le mie palle.


Ebbi un'erezione violenta.Lui lo prese deciso, lo inzuppò nella tazzina e iniziò a ciuccarlo.
Due..tre..quattro volte.


Succhiava forte.


“Farai ciò che ti dico vero Emma?”


“ Si Padrone”.


Stavo eccitandomi sempre più.


Alberto si stese sulla schiena. Alzò le gambe e le divaricò. Aprendosi le chiappe.


“ Inculami. Subito”


Non l'avevo mai fatto. Con nessuna. Figuriamoci con un uomo.
Tentennai ma i suoi ordini erano chiari.


Posai la cappella sul suo buco. Entrai quasi cadendo su lui.


Lo scopavo più in fondo che potevo. Sputai nella sua bocca.
Mi ordinò di insultarlo.


Lo feci mentre il mio cazzo continuava ad entrare e uscire violentemente.
Venni dentro di lui come una fontana.


“Vattene ora. Va a servire gli altri “


Da Marco trovai anche Vittorio.


Rimasi in piedi, con il vassoio in mano, incantato da un meraviglioso 69.


Smisero quando vennero insieme.


Si accorsero di me.
Ordinandomi di servire il caffè, mentre dovevo ripulire i loro cazzi e renderli lucidi.


Mi inginocchiai davanti a loro, alternandomi a succhiare...leccare..ripulire.


Ero eccitato ancora dall'aver inculato un uomo.


Sapermi così truccata aumentava il mio piacere.

Ora i loro cazzi erano lucidi.
Marco l'aveva lunghissimo e secco con una cappella rossa e larga come un fungo.
Vittorio aveva un cazzo scuro, nodoso..tozzo e dritto..largo.

Marco si alzò e venne dietro me. Mi allargò le chiappe e mise con violenza due dita dentro.
Fino in fondo.


Le sfilò per inserirne quattro...muovendole...girandole...torcendole.


Sapeva come farmi male e voleva farlo.


Vittorio andò a prendere qualcosa nell'armadio.


Mi ordinarono di fermarmi immobile. Mi bendarono. In piedi. A gambe larghe.


Sentii qualcosa di metallico e molto umido.


Iniziarono a scoparmi con lentennza.
Il vibro, inserito fino in fondo, inizio a muoversi.


Era un plug gonfiabile..lento ma inesorabilmente si allargava.


Aderiva e spingeva con una lentissima violenza. Sentivo un dolore immenso.
Iniziai a bagnare la benda con le lacrime.
Avevo bisogno di urlare.
Stavo sudando.


Supplicai.
Li implorai.


Iniziò a sgonfiarsi.


“Ora ti deciderai a fare la brava schiava?”


Mentre mi distendevano sul letto e uno di loro si sedette sul mio petto...aprendo a forza la mia bocca con le mani, sentii entrare un cazzo a riposo..


“Ora succhialo con calma”


Leccai..succhiai.


Un fiotto caldo entrò nella mia bocca. Provai schifo ma sapevo di non potermi ribellare.


Ingoiai tutto finchè non finì.



Poi si alzò, lasciando il posto all'altro che aveva un cazzo duro già pronto ad entrarmi nella bocca, mentre scese per iniziare a farmi un pompino.


Mi venne in bocca mentre io venivo in bocca all'altro.


Mi ripulirono, mi ritruccarono e mi mandarono da Sandro per l'ultimo caffè.


Per il corridoio mi guardai allo specchio.


Capelli lunghi, biondi, truccata alla perfezione. Babydoll cortissimo, talmente corto che usciva la punta del mio cazzo e un culo alto e sodo.


Mi sarei scopata da solo!


Bussai.
Al suo cenno entrai e chiusi la porta alle spalle.
Sandro era steso. Solo con slip.
Muscoloso, moro, palestrato.


Servii il caffè. Mi chiese di sfilare, fermandomi ad alzare le braccia dietro la nuca.
In quel momento, il vestito già corto, si sollevò...mostrando il mio cazzo che iniziava ad indurirsi.


Anche la sua erezione iniziava a mostrarsi. Premeva negli slip.


Avevo voglia di lui. Fra tutti era quello più prestante.


“Vieni qui. Leccami”


Iniziai ad accarezzargli il petto...le braccia.
Sapeva di sudore maschio.
Mi prese i capelli e mi tirò verso il suo volto. Leccò dolcemente le mie labbra.


Lo baciai con passione.


Cambiò la mia posizione. Mi mise a pecora su lui. Ginocchia larghe sul petto, il mio culo sul suo viso e il suo cazzo a pochi cm dalla mia bocca.


Era enorme. Cresceva sempre più.


“Tiralo fuori” mentre la sua bocca e la sua lingua scorrevano tra le mie palle e il mio culo.


Aveva una cappella enorme. Come una palla da biliardo. Sotto 30 cm di cazzo. Pulsante.
Dritto. Con due palle grosse e gonfie.


Prese a leccarmi il culo mentre le mani lo aprivano per lasciar muovere meglio la lingua.


Iniziai a masturbarlo mentre gli massaggiavo le palle.


Lo volevo. Ero in pieno godimento

.

Mentre stavo venendo, smise.


“ Ora ti incremo e ti inculo. Preparati”


Ero talmente voglioso ed eccitato, che senza pensare gli chiesi di farlo a secco. Senza lubrificante.


Mi ordinò di accucciarmi sul suo cazzo.
Mi piegai fino ad arrivare alla cappella e aiutandomi con le mani cercai di aprire il varco.


Entrò due o tre cm...le mie mani sudate scivolarono, lasciando la presa e facendolo entrare per una quindicina di cm, di botto.

Rimasi senza fiato.
Stavo squartandomi.


Iniziò a muovere il bacino con scatti piccoli e veloci, entrando sempre più ad ogni colpo.


Non riuscivo ad avere forza ne di urlare ne di piangere.


Ad un certo punto sentii un dolore talmente forte da farmi perdere i sensi.


Se ne accorse...mi tirò su per il collo senza togliere il suo cazzo..continuando a sbatterlo ancora dentro.
Sentivo le sue palle sulle mie chiappe.
Ora entra dentro tutto. Si muoveva come voleva.
Sembravo una bambola di pezza.


Ma il dolore era sparito. Lasciando il posto ad un piacere mai provato prima.


Dopo un bel po'..sentii un fiume caldo che mi riempiva. Era talmente tanto che trabordava fuori.


Lo tirò fuori che era ancora dritto, mentre io mi rannicchiai sul letto per il bruciore.
Aveva il cazzo sporco di sangue, merda e sborra.


Mi tirò per un orecchio sopra al suo cazzo


“ Puliscilo troia. Succhia tutto e lo voglio lucido!”


Mi costrinse ad ingoiare...presi così il mio sangue..le mie feci...i miei umori...la sua sborra.




Quella settimana vide la nascita di Emma.
I mesi a seguire, la nascita dell'amante di Sandro.

EquiliBristA  

Posted by Rosy in

Equilibrista




Ho sempre gestito le mie emozioni.
Sempre gestito la mia sessualità
Sempre deciso quando, come e i tempi.

Decidere che era il momento di spegnere l'eccitazione perchè ero arrivata a quello che volevo.
Avevo raggiunto il mio scopo.E tanto mi bastava.

Se iniziavo ad annoiarmi non ce n'era per nessuno.
Il guaio è che io sono una che si annoia anche piuttosto facilmente.

Devo perennemente camminare su un filo di rasoio. Sentirmi perennemente in bilico.
Nel momento che il partner non mi fa sentire in questo stato...rischio di iniziare ad annoiarmi.

Ora invece mi incazzo.
Ma con me stessa.
Perchè non riesco a gestire la cosa.
Perchè so che non mi viene neanche permesso. Neanche per gioco.
Perchè non sono io a spegnere l'eccitazione. Anzi. E' li.
Finchè dall'altro lato, non si decide che è ora di spegnerla.

E cammino su un filo di rasoio.

E mi eccito.

E mi destabilizza.

E mi piace.

E mi sento sciocca perchè non riesco a governare queste emozioni.

E odio sentirmi sciocca.


Ma...cazzo mi sento viva!

Mi sento schifosamente bene.

Poco importa quanto tempo tutto questo duri.

Un giorno.
Un mese.
Un anno.


E' spiazzante come qualcuno riesca ad entrare in una stanza, senza forzare o smontare una porta.

E' spiazzante come qualcuno riesca non a rompere il muro di cinta, ma semplicemente scavalcarlo o girarci intorno.

E' spiazzante come qualcuno riesca a gestire le emozioni altrui, senza bisogno di fottergli il cervello, ma solo leggendoglielo e lasciandolo al proprio posto.
Intatto.

Spiazzante ma...maledettamente eccitante. Intrigante. Bello.



Penso RiFletto  

Posted by Rosy in

Sta settimana ho tirato fuori un lato di me che non è proprio da esserne fiere.

Territorialità,  possessività

Oddio non è che non lo sapessi e è venuto fuori come per miracolo.
Ci sono state a catena due o tre cose che mi hanno fatto sbroccare.

Normalmente avrei agito rovinando il giocattolino a chi ha provato a entrare nel mio giardino.
Entrata con o senza permesso.

La mia parte razionale (poca) mi fa discorsi perfetti e in quel momento mi calmo.
La mia parte irrazionale (tanta) non gliene frega una ceppa di tutti sti discorsi, permessi, cazzi e mazzi.

Fuori dal mio giardino!
E anche alla svelta!

Che coglioni però!

Vorrei tanto essere più buona, più razionale, più tutto.

Ma sono territoriale cazzo!

Ho promesso di fare la brava.
E la sto facendo.

Na fatica bestia devo ammetterlo!
Ho sti ruggiti che tentano di venir fuori tra un sorriso e l'altro.
Così oltre che territoriale e possessiva aggiungo anche l'ipocrisia.

Per non farci mancare nulla eh?

Che coglioni!



Che palle!

E per gradire  

Posted by Rosy in





I terremotati in protesta? “Ingrati”, “gentaglia indegna di esistere”









Mi stavo chiedendo in quale dei mondi (democratici) possibili fosse giustificabile prendere a manganellate dei terremotati che protestano contro le politiche del governo, quando mi sono imbattuto nella pagina Facebook del Giornale. E ho letto questo:










E’ solo un best of: tra i quasi duecentocommenti c’è anche spazio per le minacce personali. Insomma, la solidarietà è riservata ai condannati per mafia. Per tutti gli altri ci sono gli agenti in tenuta da sommossa.



Fonte dell'articolo:

http://ilnichilista.wordpress.com/2010/07/07/i-terremotati-in-protesta-ingrati-gentaglia-indegna-di-esistere/



Terremoto: dove gli altri non arrivano  

Posted by Rosy in

Oggi, 7 luglio, gli Aquilani sono stati attaccati dalla polizia, in tenuta antisommossa, mentre cercavano di sfilare in corteo da piazza Venezia a Montecitorio a Roma. La manifestazione era programmata, organizzata e, soprattutto, AUTORIZZATA.




Il TG1 di scodinzolini (perdonate la minuscola, ma non riusciamo proprio a vederlo come persona) manda in onda un servizio e il giornalista liquida la vicenda così: “Tafferugli e spintoni, ma nessuno è riuscito a superare la barriera delle forze dell’ordine schierate in assetto antisommossa. Una ragazza ha lamentato di essere stata colpita accidentalmente al volto.”

Il TG2 non parla nemmeno dell’accaduto.








Parole in diretta dalla manifestazione: “Hanno picchiato a manganellate i nostri ragazzi, hanno caricato i nostri gonfaloni, le nostre insegne pacifiche e le nostre mani nude. Ho visto teste rotte sanguinare davanti a me. È una vergogna. Voi fate girare. Hanno picchiato i terremotati inermi.”

Noi chiediamo scusa. Chiediamo scusa perchè non siamo in grado di diffondere i fatti come vorremmo. Chiediamo a tutti quelli che ci leggono di diffondere la notizia sui loro blog, sui lo profili nei social network e di parlare con quanta più gente possibile di questa, ennesima, barbarie nei confronti del popolo Aquilano.

Noi senza parole e con le lacrime agli occhi…”

Fonte dell'articolo:

http://terremoto09.wordpress.com/2010/07/07/violenceinrome/

Da cucina a mattatoio per anatre. Sequestrato sushi-bar cinese  

Posted by Rosy in


Gli animali venivano sgozzati con un colpo di mannaia: cinque persone denunciate per maltrattamenti

MILANO – Da cucina dove preparare il sushi a mattatoio per anatre, pronte da decapitare con un solo colpo di mannaia. Per un «sushi bar» fittiziamente giapponese gestito da cinesi in zona Ticinese, è scattato il sequestro per «inquinamento ambientale». In cucina, quando sono intervenuti i poliziotti, c’era sangue ovunque. Così come in cortile, usato per la «mattanza» non soltanto di anatre, ma anche di altri animali destinati alla tavola. Cinque le anatre appena decapitate, le zampine tenute ferme con un nastro e il coltellaccio da cucina con cui è stata eseguita la decapitazione lì accanto. Una sola era ancora viva, ma è morta dopo l’arrivo degli agenti, chiamati da una passante.

LA SCOPERTA – La donna lunedì sera, alle 18.20 circa, ha notato alcuni cinesi trasportare dall’ingresso sul retro, in via Calusca, grossi sacchi neri da cui provenivano rumori simili a lamenti di animali. La donna ha pensato addirittura che si trattasse di cagnolini, destinati al macello. Quando gli stranieri si sono chiusi la porta del retrobottega alle spalle, la signora ha telefonato al 113. Inutile, all’arrivo degli uomini in uniforme, il tentativo di nascondere i sacchi: è bastato uno sguardo per notare il sangue e gli animali senza vita. Nel congelatore c’erano altri animali già surgelati. Gli uomini dell’Asl hanno rilevato l’inosservanza delle norme igienico-sanitarie e per il locale è scattata la chiusura. All’interno del ristorante sono stati trovati 15 cinesi, di cui sei clandestini. Per cinque di loro, «esperti» in macellazione, è scattata la denuncia per maltrattamenti di animali. Il titolare, anche lui cinese, è stato multato per 1.000 euro per la macellazione abusiva. «Ringrazio Questura e Asl per la collaborazione – ha detto il vicesindaco, Riccardo De Corato – Molti ristoratori cinesi continuano a farsi beffe di ogni tipo di regola e mettere a repentaglio la salute e la sicurezza dei cittadini».

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Posted by Rosy in

Ci sono delle volte che inizio a scrivere a getto continuo.

Quello che provo.

Quello che sento.

Quello che vorrei.

Un fiume in piena che travolge tutto quello che incontra.

Rami.

Sassi.

Erba.

Lasciando solo pulizia dietro se.

Poi rileggo..mi soffermo..penso..e mi ritrovo a cancellare tutto quello che ho scritto.

In fondo è un mio spazio.

E' vero.

Ma come una sorta di pudore...mi fermo.

Non è un diario segreto tra me e me.

No.

Allora cambio, sistemo, modifico, rendo criptico.

E mi accorgo che ha perso la forma originale.

Tutto per non dire quello che davvero ho nel cuore.

Tutto per non dire quello che davvero ho nella testa.

E quel vuoto continua a crescere.




Ora ascolto più che parlare.

Per non dire.

Per non espormi.

Per non investire.