Emma  

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Un mio racconto..credo fosse il primo..scritto quasi 7 anni fa, pubblicato non ricordo neanche dove.
L'avevo persino dimenticato.
Scritto, o quantomeno provato a scrivere, con la mente di un uomo.
Non so se ci son mai riuscita

Avevo 18 anni e mezzo e avevo appena finito gli esami di stato.
Riuscii a convincere i miei a mandarmi in Toscana con il mio compagno di classe Luca, nel loro casale in maremma. Non saremmo stati soli, tanto perchè il fratello maggiore, Sandro ci avrebbe accompagnato.
Amici da anni, stessa classe, stessa squadra di pallacanestro.
Io alto quasi due metri, pelle chiarissima, capelli biondissimi portati sempre lunghi, quasi glabro.
Il mio amico alto sul metro e ottanta ma totalmente opposto da me.
Nero, robusto e molto villoso.



Facemmo il viaggio in due macchine: Luca, io (ah dimenticavo mi chiamo Emanuele), sulla panda con Sandro. E sull'altra, altri 3 suoi amici.
Tutti e quattro erano tra i 25 e i 27 anni. Tutti colleghi di università.


Il posto era un meraviglioso casale di campagna, circondato da un'infinità di terreno e verde.
Passammo i primi giorni a scherzare, mangiare bere e fumare.
Si stava davvero benissimo.


Il casale era enorme, sebbene ognuno di noi avesse una bella camera, ne avanzavano ancora ben 4.


I ragazzi grandi, parlavano sempre di sesso, in modo talmente esplicito che ogni sera andavo a letto con il cazzo duro.


La terza notte, fui preso da una irrefrenabile sete, così decisi di alzarmi per scendere in cucina.

Dal corridoio sentii rumori da una porta socchiusa.
Ero incuriosito e insospettivo, visto che era una delle stanze non occupate.
Guardai dentro senza fare il benchè minimo rumore.


Vidi Alberto, amico di Sandro, con in bocca il cazzo del mio amico Luca!


Luca era nudo e lo stava letteralmente scopando in bocca..Alberto inginocchiato lo aiutava spingendogli e tenendogli le chiappe.
Il mio cazzo divenne dritto immediatamente e cominciai a masturbarmi.
Ero tanto sconvolto quanto eccitato.


All'improvviso una mano mi coprì la bocca e la voce di Sandro mi sussurrò dolcemente...” shhh tranquillo sono io. Non parlare altrimenti ci sentono. Hai visto come ci si può divertire senza le femmine?”


“ Io...non avrei mai pensato..scusa..ero sceso solo per bere..tu?”


“ Io sono sceso per entrare ma non ho fretta” e nel mentre..sorridendomi mi prese il cazzo in mano e iniziò ad accarezzarmelo.


Ero confuso..non sapevo cosa fare..ma era troppo bello e lo lasciai fare.
Con tutte e due le mani prese il mio cazzo...poi con la destra iniziò a masturbarmi mentre con l'altra mi accarezzava le palle.

Sentivo chiarissimo il contatto della sua asta dura sulle mutande.
Era eccitato più di me.

Ad un tratto lui si inginocchiò dietro di me, scendendomi i boxer senza mai mollare il mio cazzo e iniziò a baciarmi le natiche..ero immobile..confuso e sempre più eccitato..sentii la sua lingua lungo il solco finchè non trovò il mio buco..la sua lingua cercava di entrare con foga..


“ Ehi ma che fate soli soli?”


Vittorio e Marco, gli amici mancanti all'appello erano li..
Prima che potessi dire o pensare qualcosa, mi sentii spingere nella stanza.


“ Ora siamo proprio tutti” dissero ridendo.


Luca mi guardò raggiante, staccandosi da Alberto venne verso di me.


“ Finalmente! Erano anni che lo speravo!”
E senza darmi tempo di rispondere, mi baciò con passione in bocca.

Profumava di dentifricio alla menta e la sua lingua era morbida e lenta.
Lo baciai con trasporto.

“ Ehi fratellino – era Sandro – ora che è qui dobbiamo svezzarlo per bene, non credi? “


Provai a ribattere ma senza convinzione.

“ Tranquillo. A me è successo l'estate scorsa. Mio fratello viene spesso qui con i suoi amici da circa 5 anni, a divertirsi. Ora rilassati e lasciati guidare da me.”


“Ok...ma che devo fare?”


“Seguimi”


Ci stendemmo sul letto, e Luca mi abbracciò e accarezzò i capelli e iniziò a baciarmi il collo...il viso. La sua lingua sulle mie labbra. Le schiusi..era calda.
Non sapevo di chi fosse...ma una bocca iniziò a baciare la mia gamba..lentamente arrivò alle mie palle. Prima piano poi con foga.


Poi di botto, ingoiò il mio cazzo e iniziò a sbocchinarmi.


Ero completamente in orbita e lo dissi a Luca.


“Mmmm.. mi piace..così..tanto”


Prese la mia mano e la mise sul suo cazzo. Era duro...umido...senza riflettere iniziai a masturbarlo. Ero entrato in estasi.


Il suo cazzo cresceva nella mia mano..la sua lingua non smetteva di muoversi nella mia bocca e qualcuno stava sbocchinandomi da maestro.


All'improvviso sentii due mani che mi alzavano e mi divaricarono le gambe..subito dopo una lingua cercava il mio buco. Con la mano libera, tirai una chiappa per farla entrare meglio..Ora il passaggio era libero e la lingua entrava sempre più dentro.


Leccava furiosamente..sentivo la saliva che impiastricciava il mio culo..allentai i muscoli dello sfintere per farla entrare meglio.


Fu istantaneo il mio orgasmo. Tutto dentro la bocca del mio sbocchinatore sconosciuto.


Non smise di succhiare e pompare neanche in quel momento.


Poi si staccò e venne davanti al mio viso.


Luca mi ordinò di aprire la bocca e Marco (era lui lo sconosciuto) apri la bocca e lasciò scivolare sborra e saliva..lentamente..Ingoiai schifosamente eccitato.


Luca eccitato al massimo, si mise in ginocchio vicino al mio viso e mi offri il suo cazzo. Venti centimetri sormontati da una cappella gonfia e rossa.


Lo presi e iniziai a succhiarlo.


Il mio culo ormai aperto accoglieva la lingua fino in fondo. Si muoveva dentro me..sentivo il suo respiro.
Due mani diverse mi aprirono le chiappe...al massimo.
Poi altre due le sentivo avvicinarsi al mio buco..d'un tratto uscì la lingua per far entrare un paio di dita..


Il mio buco si apriva sempre più.


Togliendomi il cazzo di Luca dalla bocca, provai ad obiettare..quando Sandro mi si sedette sul petto, mi prese la testa e la portò sul suo cazzo dritto.


Era enorme. Circa 30 cm, largo almeno 2 volte quello di Luca.


“Ora vado giù a scoparti..non avere paura. Goditela” Luca me lo sussurrò dolcemente


La bocca piena di cazzo non risposi.


Dita impiastricciate di crema entrarono di nuovo nel mio buco.
Spalmavano dappertutto.


“Eccomi. Arrivo”


Sentii il suo cazzo entrarmi dentro. DI botto e fino in fondo. Il buco si richiuse ad aderire totalmente il suo cazzo. Si muoveva con colpi lenti e molto forti, come se volesse entrare con tutte le palle.


Mi sentivo di spaccarmi in due.


Vittorio e Marco si masturbavano in piedi, al lato del letto.
Sandro mi scopava la bocca e Luca mi inculava come un forsennato.


Il bruciore..il dolore..fu sostituito immediatamente da un piacere intenso..nuovo..enorme.


Sfilai a fatica il cazzo di Sandro dalla bocca per godere..


Sentivo la mia voce implorare..” Spaccami...sfondami il culo..di più..più forte...”
Sandro si alzò dal mio petto.
Vidi Luca che teneva le caviglie alte e divaricate per incularmi come un pazzo.


Sandro sfilo il cazzo di Luca e sentii il buco che si richiudeva. Prima che si serrasse, Sandro infilò dentro la cappella.
Le pareti, forzate da quel cazzo enorme, si dilatarono e lui entrò
Lentissimo e spietato.


Sandro aveva un cazzo enorme..sembrava uno scherzo della natura..30 cm di cazzo duro e largo che mi stavano spaccando il culo.


Marco e Vittorio, mi vennero davanti con le loro mazze per essere sbocchinati.
Non riuscivo a coordinarmi..decisero di alternarsi nella mia bocca.


Sborrarono tutti e tre contemporaneamente.


Si staccarono da me..ero a pezzi. Luca iniziò a farmi una sega e Sandro venne a leccarmi la sborra che avevo sul volto.


Alberto inculava Marco



Vittorio, che era uscito, tornò con un baby doll della madre di Luca e dei trucchi.


Mentre stavo venendo lo sentii dire..


“ Adesso ti togliamo questi 4 peli, ti trucchiamo e ti vestiamo. Per i restanti giorni tu sarai Emma. La nostra troia.”


Mi depilarono con cura.

Misero smalto nelle unghie, pettinarono i miei lunghi capelli, truccarono gli occhi, rossetto rosso in tinta con le unghie.
Misi il baby doll. A malapena copriva il mio culo.

Quando mi specchiai non credevo ai miei occhi.”
Gambe lunghe e magre, un culo da avola, una faccia da troia. Ero una fica stratosferica!


“Ora Emma va e prepara un buon caffè. Poi torna su e servilo in camera ad ognuno di noi. E chiama ognuno Padrone”


“ Si Padron Sandro. Vado”


Il mio primo caffè lo servii al mio amico..ehmm..Padron Luca.


Era steso sul letto a gambe larghe.


“ Abbassa la schiena e fammi un pompino”


“ Eccomi Padrone “


Mi chinai, scoprendo il mio culetto depilato e nudo e, presi il suo cazzo fino alle palle.
Pulsava e cresceva nella mia bocca mentre lo leccavo forsennatamente.
Luca posò la tazzina sul comodino.
Iniziò ad accarezzare le cosce,fino su.
“ Fammi venire nella tua bocca..quando finirà tutto, ti voglio come mio amante..ora sei di tutti dopo solo mio”


Il rossetto si mischiava con lo sperma..lo bevvi tutto fino all'ultima goccia..
“ Si Padrone, voglio essere tuo”


E andai dagli altri.
Alberto era seduto sul letto. Nudo. Io in piedi davanti a lui.
Le sue mani iniziarono a muoversi tra le mie gambe. Le allargò..le divise...una cercava il mio culo mentre l'altra le mie palle.


Ebbi un'erezione violenta.Lui lo prese deciso, lo inzuppò nella tazzina e iniziò a ciuccarlo.
Due..tre..quattro volte.


Succhiava forte.


“Farai ciò che ti dico vero Emma?”


“ Si Padrone”.


Stavo eccitandomi sempre più.


Alberto si stese sulla schiena. Alzò le gambe e le divaricò. Aprendosi le chiappe.


“ Inculami. Subito”


Non l'avevo mai fatto. Con nessuna. Figuriamoci con un uomo.
Tentennai ma i suoi ordini erano chiari.


Posai la cappella sul suo buco. Entrai quasi cadendo su lui.


Lo scopavo più in fondo che potevo. Sputai nella sua bocca.
Mi ordinò di insultarlo.


Lo feci mentre il mio cazzo continuava ad entrare e uscire violentemente.
Venni dentro di lui come una fontana.


“Vattene ora. Va a servire gli altri “


Da Marco trovai anche Vittorio.


Rimasi in piedi, con il vassoio in mano, incantato da un meraviglioso 69.


Smisero quando vennero insieme.


Si accorsero di me.
Ordinandomi di servire il caffè, mentre dovevo ripulire i loro cazzi e renderli lucidi.


Mi inginocchiai davanti a loro, alternandomi a succhiare...leccare..ripulire.


Ero eccitato ancora dall'aver inculato un uomo.


Sapermi così truccata aumentava il mio piacere.

Ora i loro cazzi erano lucidi.
Marco l'aveva lunghissimo e secco con una cappella rossa e larga come un fungo.
Vittorio aveva un cazzo scuro, nodoso..tozzo e dritto..largo.

Marco si alzò e venne dietro me. Mi allargò le chiappe e mise con violenza due dita dentro.
Fino in fondo.


Le sfilò per inserirne quattro...muovendole...girandole...torcendole.


Sapeva come farmi male e voleva farlo.


Vittorio andò a prendere qualcosa nell'armadio.


Mi ordinarono di fermarmi immobile. Mi bendarono. In piedi. A gambe larghe.


Sentii qualcosa di metallico e molto umido.


Iniziarono a scoparmi con lentennza.
Il vibro, inserito fino in fondo, inizio a muoversi.


Era un plug gonfiabile..lento ma inesorabilmente si allargava.


Aderiva e spingeva con una lentissima violenza. Sentivo un dolore immenso.
Iniziai a bagnare la benda con le lacrime.
Avevo bisogno di urlare.
Stavo sudando.


Supplicai.
Li implorai.


Iniziò a sgonfiarsi.


“Ora ti deciderai a fare la brava schiava?”


Mentre mi distendevano sul letto e uno di loro si sedette sul mio petto...aprendo a forza la mia bocca con le mani, sentii entrare un cazzo a riposo..


“Ora succhialo con calma”


Leccai..succhiai.


Un fiotto caldo entrò nella mia bocca. Provai schifo ma sapevo di non potermi ribellare.


Ingoiai tutto finchè non finì.



Poi si alzò, lasciando il posto all'altro che aveva un cazzo duro già pronto ad entrarmi nella bocca, mentre scese per iniziare a farmi un pompino.


Mi venne in bocca mentre io venivo in bocca all'altro.


Mi ripulirono, mi ritruccarono e mi mandarono da Sandro per l'ultimo caffè.


Per il corridoio mi guardai allo specchio.


Capelli lunghi, biondi, truccata alla perfezione. Babydoll cortissimo, talmente corto che usciva la punta del mio cazzo e un culo alto e sodo.


Mi sarei scopata da solo!


Bussai.
Al suo cenno entrai e chiusi la porta alle spalle.
Sandro era steso. Solo con slip.
Muscoloso, moro, palestrato.


Servii il caffè. Mi chiese di sfilare, fermandomi ad alzare le braccia dietro la nuca.
In quel momento, il vestito già corto, si sollevò...mostrando il mio cazzo che iniziava ad indurirsi.


Anche la sua erezione iniziava a mostrarsi. Premeva negli slip.


Avevo voglia di lui. Fra tutti era quello più prestante.


“Vieni qui. Leccami”


Iniziai ad accarezzargli il petto...le braccia.
Sapeva di sudore maschio.
Mi prese i capelli e mi tirò verso il suo volto. Leccò dolcemente le mie labbra.


Lo baciai con passione.


Cambiò la mia posizione. Mi mise a pecora su lui. Ginocchia larghe sul petto, il mio culo sul suo viso e il suo cazzo a pochi cm dalla mia bocca.


Era enorme. Cresceva sempre più.


“Tiralo fuori” mentre la sua bocca e la sua lingua scorrevano tra le mie palle e il mio culo.


Aveva una cappella enorme. Come una palla da biliardo. Sotto 30 cm di cazzo. Pulsante.
Dritto. Con due palle grosse e gonfie.


Prese a leccarmi il culo mentre le mani lo aprivano per lasciar muovere meglio la lingua.


Iniziai a masturbarlo mentre gli massaggiavo le palle.


Lo volevo. Ero in pieno godimento

.

Mentre stavo venendo, smise.


“ Ora ti incremo e ti inculo. Preparati”


Ero talmente voglioso ed eccitato, che senza pensare gli chiesi di farlo a secco. Senza lubrificante.


Mi ordinò di accucciarmi sul suo cazzo.
Mi piegai fino ad arrivare alla cappella e aiutandomi con le mani cercai di aprire il varco.


Entrò due o tre cm...le mie mani sudate scivolarono, lasciando la presa e facendolo entrare per una quindicina di cm, di botto.

Rimasi senza fiato.
Stavo squartandomi.


Iniziò a muovere il bacino con scatti piccoli e veloci, entrando sempre più ad ogni colpo.


Non riuscivo ad avere forza ne di urlare ne di piangere.


Ad un certo punto sentii un dolore talmente forte da farmi perdere i sensi.


Se ne accorse...mi tirò su per il collo senza togliere il suo cazzo..continuando a sbatterlo ancora dentro.
Sentivo le sue palle sulle mie chiappe.
Ora entra dentro tutto. Si muoveva come voleva.
Sembravo una bambola di pezza.


Ma il dolore era sparito. Lasciando il posto ad un piacere mai provato prima.


Dopo un bel po'..sentii un fiume caldo che mi riempiva. Era talmente tanto che trabordava fuori.


Lo tirò fuori che era ancora dritto, mentre io mi rannicchiai sul letto per il bruciore.
Aveva il cazzo sporco di sangue, merda e sborra.


Mi tirò per un orecchio sopra al suo cazzo


“ Puliscilo troia. Succhia tutto e lo voglio lucido!”


Mi costrinse ad ingoiare...presi così il mio sangue..le mie feci...i miei umori...la sua sborra.




Quella settimana vide la nascita di Emma.
I mesi a seguire, la nascita dell'amante di Sandro.

This entry was posted on giovedì 15 luglio 2010 at 14:52 and is filed under , . You can follow any responses to this entry through the comments feed .

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