Elena  

Posted by Rosy in




L’auto si è fermata sotto il portone. E’ nera. Lucida. Imponente.

Un suono solo. E’ il segnale. E’ ora di scendere. L’ultimo controllo.

Sì è tutto ok.



Elena scende decisa ma con movenze sensuali. Un fisico ben tornito il suo, cascata di riccioli rosso rame, un bel viso, due occhi verdi smeraldo e una bocca..carnosa e sensuale. Ogni passo è mosso da eleganza e sinuosità.

Sale in auto, neanche una parola.

Jimmy l’autista, sa tutto, Andrea il suo uomo è lì e ha dato disposizioni precise. Tutti sanno, lei no. Lei non DEVE sapere. Si fida. L’auto sfreccia nella notte silenziosa.

La mano di Andrea inizia a muoversi tra le sue gambe, salendo piano piano dolcemente, uno sguardo ed Elena apre le gambe esponendosi allo sguardo di Jimmy…Le dita di Andrea iniziano un balletto tra il dolce frutto di Elena…” ohh..si!!”. Si sta eccitando. Sente lo sguardo di Jimmy addosso…i capezzoli si ergono dritti e spingono la seta, urlando la voglia di essere presi…morsi…tirati. E’ a quel punto che Andrea si ferma.

E’ eccitata abbastanza. Elena è pronta e come sempre sarà obbediente ad ogni suo desiderio, ad ogni suo capriccio.

L’auto entra in un viale…rumore di ghiaia, ma intorno silenzio. Trova parcheggio vicino ad altre 4 auto. Tutte nere. Tutte lucide. Tutte imponenti.

“ Che cosa avrà in mente

stavolta? “ si chiede tra se e se Elena…tanto sa che se domandasse, come risposta avrebbe solo “ Ti fidi di me piccola cagna in calore? “ e lei senza ombra di dubbio risponderebbe:…” Sì Mio Signore “. L’odore della sua eccitazione è forte. Sente i suoi umori tra le gambe.

Scende ma Andrea la blocca sulla porta. “ Piccola mia…metti questa “ e le porge una benda di seta nera.

Elena l’indossa aiutata da Jimmy…Jimmy, che sente strusciarselo addosso…premere la sua “ forza” sul suo bellissimo sedere. E’ pronta. Entra sottobraccio ad Andrea..vocio…brusio…solo voci maschili. Sorrisetti..poi…silenzio. Solo una musica a sovrastare il tutto. Sente la mano di Andrea sul suo corpo.

“ NO!” “ Non siamo soli! “ “ Non puoi! “

….ma mentre la mente combatte, reagisce, il corpo si sta esaltando, eccitando.



Le mani di Andrea la esplorano, la penetrano, la eccitano…le sfila la gonna mentre, la sua lingua si fa strada sui capezzoli duri, doloranti per il troppo desiderio, per il troppo piacere. Ora è il turno della camicetta…via in un secondo anche quella…non c’è più alcuna resistenza.

E’ rimasta in autoreggenti e in uno stato di eccitazione che sale sempre più.

“ Dammi i polsi “…ed Elena li stende obbedendo.

E’ un attimo. Manette la bloccano…rumore di catene. Le braccia dritte, erette verso il cielo, vengono tirate su. E’ in mezzo alla stanza. Andrea le gira intorno.

Sente il respiro di lui entrarle in ogni poro, sente le sue mani che la sfiorano, le carezze hanno il potere di renderla docile, i muscoli si rilassano, poi un rumore sordo. Uno, due, tre…Una frusta rotea nell’aria prima di colpire le spalle di Elena.

Andrea frusta con ritmo regolare. Un colpo preciso dall’alto in basso, e mai un colpo che si sovrapponga all’altro. La pelle non si lacera perché non viene colpita nello stesso punto.Così scende.

Spalle, schiena, fianchi…Elena ansima ma sa che la notte sarà ancora molto lunga..cerca di prendere aria per non urlare. Dolore immenso. “ Apri le gambe! ! "

“ DI PIU’ !! “ Le gambe fanno fatica per i troppi colpi.

“ D’accordo piccola cagna “….le sussurra Andrea sul collo… Rumore di catene di nuovo e corde…le lega una caviglia ad un fermo, poi con la frusta accarezza la gamba. Brividi, piacere…sale più su. Sente il cuoio sfiorarle le grandi labbra..avanti..dietro…i suoi umori impregnano la punta…

“ Ohhh guarda! La troia è eccitata! “ Elena inizia un movimento sensuale..con i fianchi..ondeggia..



“ Qualcuno ti ha dato il permesso di muoverti? “

“…no..” “ Non ho sentito! Urla! “

“ NO! “ “ No??? No cosa cagna?? “

“ NO Mio Signore “ “ Bene piccola, ora va meglio “ e in quello stesso momento, la frusta si abbatte violenta sulla fica di Elena. Uno, due, tre colpi.

“ Ora mi apriresti gentilmente bene le gambe? “ “ Sì Mio Signore “



E in un secondo si ritrova a gambe aperte, esposta e caviglie bloccate.

Andrea colpisce ancora. Con violenza. Elena sussulta ad ogni colpo. I suoi lamenti si alternano ai colpi. Precisi. Segni sottili, netti, quasi neri sulla pelle candida di Elena. Colpi sulle natiche, sui fianchi, sui polpacci. Venti, trenta, quaranta…Vorrebbe urlare….”Basta…Ti prego..solo un momento…” ma l’eccitazione prende il sopravvento sul dolore. Andrea si ferma. All’improvviso. Silenzio. Solo la musica continua a riempire la stanza. Elena non capisce..Lui si avvicina, l’accarezza dolcemente, i fianchi, i seni…poi le sussurra..” Brava la mia cagna “, e le sfila la benda. Fastidio agli occhi, la luce dei candelabri seppure delicatissima la acceca quasi per un paio di secondi. Mette a fuoco..delle ombre..di fronte a lei 6 uomini, elegantemente vestiti e in evidente stato di eccitazione, la fissano… “ Non è finita qui…” le sussurra Andrea.

Si guarda intorno intimorita “ Che cosa vuole ora? “. Mille pensieri, mille paure…” Devo fermarlo “.. Ma poi vede la sua immagine riflessa e moltiplicata negli specchi della grande sala e, la sua eccitazione aumenta. Lo sguardo diventa fiero e di sfida. E’ la situazione.

Sono gli sguardi vogliosi di quegli uomini, i loro respiri ansimanti, i loro desideri più profondi. Sente un calore tra le gambe che aumenta sempre più. Segue con lo sguardo Andrea. Lui prende uno staffile sottile e lunghissimo. E’ bravissimo Andrea. Un Maestro.

E la colpisce su un fianco. Preciso. Netto. Doloroso. Un urlo.

L’altro fianco lo stesso colpo. Preciso. Netto. Doloroso. Non ha tempo di tirare un altro urlo che se lo trova di fronte. Ora colpisce su un seno, poi sull’altro. Elena inizia a gemere, scuotendo la testa…Respiri affannati intorno a lei…



Andrea si ferma di nuovo. Sembra impassibile. Ma è eccitato. Molto.

Ora mira alle gambe, alle cosce aperte..piega leggermente lo staffile e fa partire un colpo secco all’interno della coscia. Sembra un serpente che si muove sinuosamente. Colpi continui. Elena ha un lamento, poi un altro. Le gambe iniziano a fremere, i muscoli a dolere. Andrea passa all’altra gamba… “ Ti prego…nooo “ esce un fiato..Ma lui ora mira all’inguine.

Colpo preciso. Elena inizia a singhiozzare in silenzio. Calde lacrime scendono sulle sue guance..ma sa che questo non fermerà Andrea. Anzi. Lui mira alla sua fica. La sfiora dolcemente per poi abbattere un colpo in mezzo alle grandi labbra, al clito..dal basso verso l’alto, colpendo a ritmo continuo. Uno, due, tre volte.

“ Basta! Ti prego! “ “ Come ? “

“ Basta Mio Signore. Ti prego “ Andrea si volta verso gli uomini. Sono tutti eccitati. Il loro respiro è ansimante, voglioso. Un cenno e Elena viene liberata da Jimmy. Fa fatica a stare in piedi. Andrea l’abbraccia amorevolmente, le porge un bicchiere d’acqua.

“ La mia piccola stella “. Elena beve ingorda, assetata…Lui la prende dolcemente per la mano..la fa distendere su un letto. Elena non capisce. Andrea si volta verso gli uomini. Serio, con voce calma e suadente e, mormora.. “ La MIA puttana è la VOSTRA puttana per stanotte. Fate di lei quello che volete “ . “ Il prezzo che avete pagato è alto ed è giusto che godiate anche voi “.

E va a sedersi pregustando tutto quello che i 6 uomini faranno alla “ SUA “ puttana.

E’ ancora molto lunga la notte.

This entry was posted on mercoledì 30 dicembre 2009 at 22:10 and is filed under . You can follow any responses to this entry through the comments feed .

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